“Non è la materia che genera il pensiero, è il pensiero che genera la materia”.
E’ da questa frase dell’illustre Nolano che a mio avviso dovrebbero prendere le mosse una serie di riflessioni.
Spesso purtroppo un atteggiamento di accondiscendenza e scoramento collettivo plagia le menti ed inibisce gli entusiasmi di coloro che pure “qualcosa vorrebbero fare” ma si sentono impotenti.
E’ questa la peggior piaga del nostro territorio.
Troppo facile per gli artisti rinchiudersi nel proprio piccolo mondo ed autocelebrarsi o peggio ancora mentire a se stessi per le altrui celebrazioni che, subito dietro l’angolo diventano poi coltellate, a causa delle difficoltà di “arrivare” di ognuno che incattiviscono le coscienze.
Mi chiedo: paradossalmente invece, nonostante gli enormi sforzi che comporterebbe, non sarebbe più semplice e soprattutto più utile a tutti fare corpo tra operatori del settore, unirsi, ma sul serio, e generare nuova “materia”, un nuovo substrato, provando a creare così le basi di un cambiamento di questa condizione attraverso il “pensiero” comune?
Siamo sicuri che la strada più semplice sia quella che attualmente ci sembra tale e che al momento perseguiamo?